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Idee progettoDal ridare vita all’uliveto Torlonia al manutenere e far vivere i parchi cittadini Ibernesi e Torlonia, passando per nuovi progetti che potrebbero dare più slancio alla Città di Castel Gandolfo attraverso la nascita di cooperative di comunità. Sono questi i temi di cui si è parlato sabato 22 ottobre nella Sala Consiliare “Marcello Costa” del Comune della città castellana a cui hanno preso parte molte cittadine e cittadini interessati a questa nuova forma di gestione della cosa pubblica e di cittadinanza attiva.

L’obiettivo di questo primo incontro è stato quello di sollecitare alla creazione delle cooperative di comunità, “essenziali per poter dare delle risposte per il bene del proprio territorio”, come ha spiegato Paolo Gasperini, Presidente del Consiglio Comunale, che ha coordinato l’incontro in rappresentanza di tutta la maggioranza di governo.

“Il ruolo del Comune - ha raccontato il Presidente Gasperini - è quello di mettere in rete e fare da traino alla nascita di cooperative di comunità nel nostro territorio. Penso alla possibilità di coinvolgere la cittadinanza sulla gestione della cosa pubblica, come i siti archeologici, l’uliveto Torlonia divenuto di proprietà comunale, il parco Torlonia e Ibernesi e alla possibilità, come abbiamo scritto anche nel nostro programma, di un museo e di una fattoria didattica. Noi, come Comune, dobbiamo essere i facilitatori della nascita di un processo che faccia incontrare cittadine e cittadini che vogliano impregnarsi anche a livello lavorativo, pensando un domani di entrare nella cooperative di comunità di Castel Gandolfo”.

“É una grande opportunità - ha commentato il Sindaco Alberto De Angelis - in cui il Comune ha il solo ruolo di agevolare e favorire la nascita di cooperative che creano lavoro per la cittadinanza e creano valore e profitto per chi ci lavora e per la comunità tutta”. E a supporto di questa importante e innovativa forma societaria cooperativa “costruita per rispondere alle esigenze dei cittadini e capace di creare e generare valore che viene ridistribuito nella comunità tutta e non solo nei soci” - usando le parole di Paolo Scaramuccia di Legacoop - sono state raccontate alcune esperienze che da Nord a Sud Italia sono nate in questi anni. Tra questa la testimonianza di Ivan Stomeo, già Sindaco del Comune di Melpignano e oggi Presidente Fondazione Futurae, che ha portato l’esperienza della cooperativa di comunità nata nella cittadina in provincia di Lecce e che ha permesso l’installazione del fotovoltaico diffuso sui tetti; o la possibilità di dare vita a cooperative fondate su comunità energetiche per favorire una gestione democratica dell’energia, anche attraverso l’agri voltaico, che oggi risponderebbe a uno dei temi più importanti per la nostra società, quale il risparmio energetico sia inteso come sostenibilità ambientale sia come risparmio per comuni e cittadini, come ha illustrato il professore Ennio Maccari, Presidente Ass. ANTA.

A portare l’esperienza di De' Pazzi è stato Riccardo Corradini che ha raccontato come è nata, nell’ottobre 2020, la cooperativa di comunità nella città di Baschi in provincia di Terni. Qui si è partiti dalla ricognizione dell’80% dei terreni agricoli allora abbandonati e delle tante abitazioni del borgo che versavano in stato di degrado e abbandono. Da lì, in due anni, sia è generata la riqualificazione agricola e la creazione di un albergo diffuso gestiti entrambi dalla cooperativa in cui oggi lavorano già dieci persone.

“La legge - ha spiegato durante l’incontro la Eleonora Mattia, Consigliera e Presidente IX Commissione della Regione Lazio - in attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale, parla di un’autonoma organizzazione dei cittadini e cittadini nella produzione di beni e servizi in chiave solidale. Oggi sono previsti finanziamenti sia in fase di costituzione che di sviluppo e le cooperative di comunità e trasformano la cittadinanza attiva in protagonista”. 

Dopo questo primo incontro di presentazione in cui si è potuto conoscere da più vicino cosa sono le cooperative di comunità, si terranno nuovi incontri più operativi e, nel frattempo, le cittadine e i cittadini che vogliano saperne di più o vogliano impegnarsi per partecipare come soci fondatori di una cooperativa di comunità a Castel Gandolfo, possono inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..