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stemma quadratoSono passati settant'anni da quando, al termine del secondo conflitto mondiale, le truppe jugoslave presero possesso delle zone italiane dell'Istria e della Dalmazia e di parte del territorio, oggi, italiano. Centinaia di migliaia di italiani si videro costretti a fuggire dalle proprie case abbandonando affetti e luoghi cari pur di sfuggire alla ferocia dei partigiani titini che in loro vedevano un nemico da eliminare. Migliaia di persone venenro trucidate e infoibate. Di loro si persero tracce e memoria fino al triste ritrovamento delle misere spoglie.

Dal 2004 lo Stato ha deciso di ricordare la tragedia dei profughi giuliani e delle vittime di una barbarie motivata soltanto dall'odio etnico; un odio rivolto a innocenti, donne, anziani e bambini che avevano un'unica "colpa", quella di essere italiani.

L'Amministrazione Comunale di Castel Gandolfo non vuole dimenticare, anzi, ha scelto il giorno del dieci febbraio per celebrare la Marcia della Pace.

La marcia, infatti, è organizzata per dire basta ad ogni forma di violenza e guerra, non soltanto a quella che ci ha toccato direttamente (massacro di Propaganda Fide) ma anche a quella che coinvolge persone innocenti in ogni luogo del mondo.

Siano essi italiani o di altri popoli, donne o uomini, cristiani o di altre religioni, gli uomini hanno diritto a vivere in Pace.

Castel Gandolfo, Città della Pace e dell'Accoglienza, vuole ribadire questi valori in ogni momento ma, soprattutto, in occasione della giornata del dieci febbraio: Giorno del ricordo.