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Settanta anni or sono, il 27 gennaio, le truppe sovietiche abbattevano i cancelli dell’infame campo di Auschwitz e, quel giorno, il mondo prendeva piena coscienza del più assurdo, criminale e barbaro delitto perpetrato nella storia umana: lo sterminio pianificato di milioni di persone, dopo averne sfruttato sino allo sfinimento la residua capacità lavorativa, al solo scopo di cancellare dalla faccia della Terra il popolo ebraico. Ciò che sino ad allora si era solo intuito o sospettato, si materializzava in tragica realtà, superiore ad ogni immaginazione.

 

In questo giorno l’Amministrazione Comunale invita tutti i cittadini a volgere il proprio pensiero agli innocenti inghiottiti dal tremendo moloch dell’odio, agli ebrei romani, deportati il 16 ottobre 1943 e quasi tutti sterminati nei campi, alle migliaia di ebrei italiani di cui si voleva cancellare persino il ricordo. All'onore della Patria macchiato dalle infami "leggi razziali". Agli italiani che, deportati per motivi politici o militari, non fecero più ritorno. A coloro che ritornarono e ne furono segnati per sempre. Agli oltre 400 italiani che hanno riscattato il nome d’Italia meritando l’alta onorificenza di “Giusti tra le nazioni”.

Affinché l'orrore non si ripeta. Affinché l'umanità non rinneghi mai più se stessa.